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Per salvaguardare i reperti finora emersi e quelli che potrebbero essere rinvenuti

La Sovraintendenza ai beni architettonici e archeologici della Provincia di Trento che nel mese di settembre aveva interrotto i lavori di ripristino della fossa di Piedicastello avviato dal Consorzio trentino di bonifica, ha autorizzato il 10 ottobre 2013 la ripresa degli scavi. Ha imposto però l´obbligo di ammettere nel cantiere una squadra di archeologi che dovranno salvaguardare l´integrità dei reperti finora messi allo scoperto e di altri rinvenuti nel proseguo dei lavori. Le ricerche archeologiche dovranno precedere la posa in opera della conduttura di deflusso e le spese  saranno a carico del Consorzio di bonifica per un ammontare di 112 mila euro. La somma sarà finanziata a sua volta dal Servizio Bacini montani della Provincia.
S. Ferrari 

Ultimo aggiornamento: 2014-01-14 17:02


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