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C’è molta erba nelle fosse di bonifica. (foto n.e. PAT)

La straordinaria piovosità dei mesi di maggio e giugno, ha favorito uno sviluppo inusuale di erbe nelle fosse di bonifica e sulle rive delle scoline.

La straordinaria piovosità dei mesi di maggio e giugno, ha favorito uno sviluppo inusuale di erbe nelle fosse di bonifica e sulle rive delle scoline, gestite dal Consorzio trentino di bonifica. «Il lavoro è doppio, rispetto ad una stagione normale» dice il direttore Claudio Geat. «In più riceviamo dalla Bassa Atesina, grossi blocchi di erba galleggiante, che si fermano all’imbocco della fossa di Caldaro con quella di Mezzacorona. Proveremo ad attivare un induttore di flusso dell’ingombro, ma è probabile che i blocchi altoatesini vadano a finire nell’Adige e si fermino solo a ridosso della diga di Mori.»

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2018-06-27 07:19


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