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Necessario l’intervento degli operai del Consorzio di bonifica

Si chiama Greggi-Settepergole il compendio fondiario di 170 ettari compreso tra Mezzolombardo e Grumo coltivato per due terzi a vigneto e per un terzo a frutteto. Gli appezzamenti appartengono a privati, ma l’impianto di irrigazione a goccia realizzato 3 anni fa è gestito dal Consorzio trentino di bonifica. All’interno dell’area coltivata sono rimasti 10 km di canalette in calcestruzzo che costituivano la rete portante del precedente impianto di irrigazione a scorrimento. Da quando sono inattivi, i canali vengono utilizzati come deposito di vari tipi di residui che rendono necessario l’intervento degli operai del Consorzio di bonifica.
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2015-03-26 12:33


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