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Controllo impianti ittiogenici.

Durante il mese di luglio, gli ittiologi dell’Ufficio faunistico della Provincia di Trento hanno visitato i vari impianti ittiogenici

Con questo termine, s’intende fare riferimento agli allevamenti di trota marmorata e di altre specie ittiche da ripopolamento, la cui gestione è affidata alle associazioni di pescatori dilettanti, che operano nelle diverse zone del Trentino. Le associazioni sono una ventina, ma solo la metà di esse ha avuto in affidamento le strutture adatte, per produrre materiale da ripopolamento (uova e novellame).

Controllo impianti ittiogenici.

Incubatoio trota lacustre

Durante il mese di luglio, gli ittiologi dell’Ufficio faunistico della Provincia di Trento hanno visitato i vari impianti ittiogenici, per controllare in particolare lo stato di salute e il potenziale riproduttivo delle femmine di trota marmorata. Giova far presente che, mentre le femmine da riproduzione vengono costantemente mantenute negli allevamenti, i maschi sono prelevati dai corsi d’acqua della zona. Dopo la spremitura del seme utilizzato per la fecondazione delle uova, i maschi vengono riportati nelle acque di origine. Oltre alla fecondità, nelle femmine si misura anche la lunghezza totale e il peso per ricavare il cosiddetto indice di massa corporea, che contraddistingue la trota marmorata rispetto a quelle allevate in altre regioni.

Sergio Ferrari

la prima immagine pubblicata è tratta dalla pubblicazione "Relazione sull'attività svolta nel 2016 - Servizio Foreste e Fauna - PAT" - pag. 38 e ritrae uova prodotte da un riproduttore di Trota marmorata in un impianto ittico, la seconda mostra un incubatoio di trota lacustre ed è tratta dalla rivista PAT gratuita "Terra Trentina"n. 1_2016

Ultimo aggiornamento: 2018-07-25 19:40


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