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Flavescenza dorata in Val del Chiese

Nella Valle del Chiese è presente nei vigneti la cicalina, vettrice della malattia detta flavescenza dorata della vite.

La Valle del Chiese è stata classificata dall’Ufficio fitosanitario provinciale, in base alle norme vigenti, zona focolaio per la presenza stabile nei vigneti della cicalina, vettrice della malattia da micoplasmi, denominata flavescenza dorata della vite. Si rendono pertanto obbligatori due trattamenti a base di piretro, avendo cura di falciare l’erba sottostante alle viti e nell’interfilare per evitare danni alle api. Nei vigneti coltivati nel distretto, si coltivano viti di Chardonnay, Muller Thurgau e Kerner, seguite con assiduità dai tecnici della cantina Toblino di Sarche. Ma anche i vigneti vecchi di varietà locali e di scarsa qualità, rappresentano un serbatoio di diffusione della cicalina e quindi anche della flavescenza. Il Consorzio vini trentini ha diffuso una circolare illustrativa sulle malattie da micoplasmi delle viti. Non solo flavescenza dorata, ma anche legno nero, meno devastante della flavescenza. Il documento è stato inviato a tutte le cantine associate al consorzio.

Sergio Ferrari

(l'immagine ritrae una vite bianca affetta da flavescenza dorata ed è tratta dalla rivista PAT gratuita Terra Trentina n. 2/2013)

Ultimo aggiornamento: 2018-07-20 10:57


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