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I progetti sperimentali delle "Aree montane", una nuova opportunità di sviluppo e coesione territoriale. Immagine tratta dal comunicato stampa PAT n. 2996 dell'11 novembre 2017

Approvati dalla Giunta i criteri per la loro definizione e le modalità di finanziamento.

La Giunta provinciale ha approvato su proposta dell'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, i criteri per l'individuazione delle cosiddette "aree montane in cui realizzare progetti sperimentali" e le modalità di finanziamento dei progetti presentati dai Comuni.

Il provvedimento dà attuazione a quanto previsto dall’art. 24 ter della L.P. n. 3 del 2006, introdotto con la legge provinciale di assestamento del bilancio provinciale 2017, che prevede che la Provincia realizzi e promuova la realizzazione da parte dei comuni di progetti sperimentali di sviluppo delle zone montane non densamente popolate. La deliberazione individuano come "aree montane" ai fini del finanziamento le aree abitate collocate ad una altitudine superiore a 600 metri dei comuni classificati dalla strategia nazionale Aree interne come “intermedi”, “periferici” e “ultraperiferici”. La classificazione Aree interne considera:

  • comuni intermedi quelli che distano dai poli urbani (di servizio) tra i 20 e i 40 minuti di percorrenza in auto;
  • comuni periferici quelli che distano tra i 40 e i 75 minuti;
  • comuni ultraperiferici quelli che distano più di 75 minuti.

A tale classificazione si aggiungono i comuni di Faedo e di Vignola Falesina considerate le loro caratteristiche geografiche, morfologiche, la dimensione demografica contenuta (inferiore ai 1000 abitanti) e con oltre la metà della popolazione residente in insediamenti abitativi periferici e in masi sparsi. I comuni del Trentino interessati sono 151 su 177. Pertanto possono accedere a finanziamento i comuni che presentano progetti riguardanti aree del territorio comunale poste ad una altitudine superiore ai 600 metri nelle quali siano presenti insediamenti abitativi. 

"I progetti - spiega l'assessore Carlo Daldoss - devono riguardare interventi per sostenere la presenza dei cittadini sul territorio, favorendone le condizioni di benessere e creando prospettive di sviluppo locale. In tale ottica gli interventi saranno riferibili ad azioni che incrementano il senso di appartenenza alla comunità, valorizzano l’identità del paesaggio e ogni altra attività veicolo di sviluppo delle zone di intervento con particolare attenzione al coinvolgimento dell’associazionismo locale e alla valorizzazione delle competenze dei cittadini".

Sono ammissibili a finanziamento le spese strettamente funzionali e necessarie per la realizzazione del progetto; ai fini dell'ammissione a finanziamento si terrà conto anche della capacità di autofinanziamento del Comune richiedente. Il contributo massimo è pari a 30.000 euro. Gli interventi finanziati dovranno rispettare il principio della compartecipazione da parte dei Comuni o Asuc alla relativa spesa.

Per dare continuità alle iniziative sperimentali nel corso dell’anno, le domande di finanziamento potranno essere presentate dai Comuni in qualsiasi momento.

Sulla proposta di provvedimento sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Consiglio autonomie locali e della prima commissione del Consiglio provinciale.

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COMUNICATO STAMPA PAT n. 2996 dell'11 novembre 2017

Ultimo aggiornamento: 2017-11-12 08:11


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