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“Il futuro del vino… ma con quali varietà”?

È il titolo di un convegno che si è svolto il 10 ottobre 2014 nell’aula magna della FEM

 

 

Il convegno rientrava nel programma del 41° congresso nazionale MIVA, moltiplicatori italiani viticoli associati. Sei le relazioni svolte e numerosi gli argomenti affrontati. Queste le affermazioni più significative emerse dall’incontro. La genomica applicata alla viticoltura di cui si sta occupando il Centro ricerca e innovazione di S. Michele è in grado di creare varietà di uva resistenti alle malattie ed enologicamente competitive, ma solo in tempi lunghi. Le nuove varietà dovranno comunque affrontare il giudizio dei consumatori di vino. In attesa delle proposte innovative, la scelta dei vitigni da coltivare o da sostituire deve tenere conto delle preferenze di chi acquista e beve i vini. Esse variano in base all’età, al ceto sociale e alla posizione geografica. I vitigni resistenti alle malattie principali della vite non sostituiranno il patrimonio varietale esistente.
S. Ferrari

 

 

Ultimo aggiornamento: 2014-10-16 09:37


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