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Maiale domestico al minimo storico. © foto n.e. PAT

I maiali allevati per autoconsumo della carne e dei derivati sono al massimo 500-600.

Negli anni ’50 in Trentino si allevavano 30.000 suini da ingrasso. Il maiale rappresentava, infatti, un provvidenziale utilizzatore di rifiuti alimentari e richiedeva una spesa ridotta per il mantenimento, basato su patate e cereali, prodotti nell’azienda agricola dell’allevatore. Oggi, informa Luigi Bortolotti, medico veterinario dell’Azienda per i servizi sanitari della provincia di Trento, i maiali allevati per autoconsumo della carne e dei derivati sono al massimo 500-600. Esclusi quelli non segnalati e quindi fuori dal controllo del servizio pubblico veterinario. Gli allevamenti industriali da ingrasso sono 10. Due di consistenza numerica elevata con 1500 e 2000 capi allevati. Gli altri otto non superano le 50-100 unità. Vi sono inoltre due stalle di sosta gestite da commercianti e un allevamento da riproduzione che ospita scrofe e verrie destina alla vendita i suinetti.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2018-01-31 15:32


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