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Mela gala, © foto n.e. PAT

I mercati all’ingrosso si approvvigionano di mele provenienti da Ungheria, Serbia e Turchia a prezzi fortemente ribassati.

A fine dicembre le cooperative frutticole del Trentino, avevano venduto il 30-35% delle mele conferite dagli associati. I prezzi per le partite migliori superano del 40-45%, quelli della precedente campagna, registrati nello stesso periodo. Il decumulo procede a rilento. Le OP e le cooperative ad esse aderenti, riducono al minimo le quantità vendute, perché la disponibilità di mele, soprattutto in Val di Non, è ridotta al 30%. Mentre la GDO acquista con regolarità, nonostante i prezzi elevati, i mercati all’ingrosso si approvvigionano di mele provenienti da Ungheria, Serbia e Turchia a prezzi fortemente ribassati. Senza badare alla scadente qualità e all’assortimento tutt’altro che omogeneo.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2018-01-26 11:13


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