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Pochi i bovini positivi alla rinotracheite. (foto n.e. - PAT)

Ammonta a poche decine di unità il numero i capi bovini allevati in provincia di Trento, che risultano positivi al test.

Ammonta a poche decine di unità, il numero i capi bovini allevati in provincia di Trento, che risultano positivi al test IBR, riferito alla rinotracheite infettiva. L’abbattimento forzoso renderebbe possibile l’acquisizione per il Trentino del titolo di territorio provinciale indenne, come è avvenuto in passato per la TBC e la brucellosi. Questa soluzione non è ottenibile per motivi burocratici e finanziari, dice Vittorio Dorigoni, direttore dell’Ufficio veterinario della Provincia di Trento. Mancano infatti dispositivi di legge per rendere obbligatorio l’abbattimento dei capi positivi. L’attribuzione di un indennizzo è vietato dalla normative europea che esclude aiuti di Stato. Il duplice ostacolo è stato superato, in prospettiva, decidendo di escludere dall’alpeggio e dal contributo provinciale tutti i capi bovini di stalle con animali positivi, ciò a partire dal 2021. Il divieto esteso a tutti i bovini allevati nella stalla costringerà l’allevatore ad abbattere i soggetti portatori della malattia.

 

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2019-01-17 15:06


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