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Impianto di irrigazione in un meleto, immagine tratta dalla rivista Terra Trentina n. 2_2011

Dal prossimo anno, dovrebbe entrare in vigore un minimo vitale obbligatorio.

Nel corso di una riunione di frutticoltori della Val di Non, che si è svolta a Taio, per iniziativa della Federazione provinciale dei consorzi di miglioramento fondiario ed irrigui, è stato affrontato il problema del rilascio obbligatorio, di un minimo vitale di acqua, da distogliere dall’utilizzo irriguo e restituire all’alveo di attingimento per salvaguardare il patrimonio ittico del tratto a valle. Dal prossimo anno, dovrebbe entrare in vigore un minimo vitale obbligatorio, compreso tra 4 e 7 litri/ettaro per km quadrato di territorio servito dall’irrigazione. In campo nazionale si è ancora fermi a 2 litri. Per raggiungere una misura di compromesso, che rispetti le esigenze della frutticoltura e dell’ittiofauna, è stato proposto di dare vita ad un consorzio di terzo grado. Obiettivo: aumentare la superficie di competenza per abbassare entro limiti sostenibili il deflusso minimo vitale.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-11-29 15:48


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