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Appena farà caldo, le larve usciranno dai ricoveri e scenderanno a terra.
Il freddo ha costretto, finora, le larve della processionaria dei pini, a rimanere all’interno dei nidi di seta costruiti alle estremità dei rami e sulle cime.
Appena farà caldo, dice Cristina Salvadori esperta di entomologia forestale della Fondazione Mach, le larve usciranno dai ricoveri e scenderanno a terra procedendo in fila indiana alla ricerca di uno spazio di terreno nel quale penetrare per trasformarsi dapprima in crisalidi e poi in farfalle adulte.
Per evitare il contatto con i peli urticanti rilasciati dalle larve, l’esperta fornisce i seguenti consigli:
- non sostare sotto le piante che portano nidi;
- non toccare le larve né tentare di distruggerle con attrezzi vari.
Nei luoghi sensibili ai quali possono accedere persone e/o animali è vietato usare insetticidi.
Sergio Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2018-03-21 19:44
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