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Sull’etichetta di alcuni fitofarmaci sono già indicate distanze maggiori di quelle indicate dalla Giunta provinciale.
Le misure che gli agricoltori trentini devono adottare, per evitare l’inquinamento di corsi d’acqua e laghi, nell’esecuzione di trattamenti antiparassitari, sono state approvate dalla Giunta provinciale con la delibera n. 736 del 2017. L’applicazione è graduata nel tempo. Alcune sono in vigore dal 1° gennaio 2018. Altre devono essere rese esecutive, entro la fine del 2018. Per altre, più impegnative, la scadenza è fissata a fine dicembre 2021. Commentando la successione delle scadenze, il perito agrario Renato Martinelli tecnico del Servizio agricoltura della Provincia di Trento, esprime due considerazioni. La prima: molte delle misure previste, sono già applicate da tempo e con diligenza dalla maggior parte degli agricoltori trentini. La seconda: il rispetto delle norme, eviterà l’entrata in vigore di misure di rispetto e di divieto, di interventi fitosanitari ben più severe e previste dalla Commissione Europea già dal 2003 (buffer zone o fascia di rispetto). Sull’etichetta di alcuni fitofarmaci sono già indicate distanze maggiori di quelle indicate dalla Giunta provinciale, che di conseguenza passano in subordine.
Sergio Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2018-04-18 22:14
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