C11 - Val di Fassa
La Valle di Fassa comprende il corso superiore dell´Avisio, dalle sue sorgenti alla confluenza del Rio S. Pellegrino. è un solco glaciale che s´inoltra nelle Dolomiti occidentali, tutto al di sopra dei 1200 metri e circondato da montagne famose quali il Gruppo della Marmolada, i massicci del Sella, del Sassolungo e del Catinaccio. Il grande sviluppo dell´attività turistica marca in modo sensibile il paesaggio del fondovalle, dominato ancora comunque dai prati che vengono utilizzati dalle aziende zootecniche tuttora attive in valle. Si tratta di qualche decina di allevatori che integrano generalmente la loro attività con impieghi nel settore turistico. La loro presenza è comunque garanzia del mantenimento di un ambiente particolarmente piacevole ed anche della utilizzazione delle superfici a pascolo sugli alpeggi. Le malghe sulle quali il latte viene trasformato in formaggio sono particolarmente frequentate dai turisti e dagli escursionisti, rappresentando un importante arricchimento dell´offerta agli ospiti presenti in valle. Anche presso il caseificio di Campitello si possono però gustare gli ottimi formaggi
prodotti con il latte proveniente dalle altre malghe. Le malghe da formaggio di seguito descritte, sono racchiuse nell´ambito di due sistemi montuosi, la Marmolada e il Catinaccio.
Tra le valli del territorio di Fassa che consentono il raggiungimento delle malghe vale la pena di ricordare la Valle di San Pellegrino e la Val Contrin. La prima è una valle che da Moena permette, lungo un percorso che si snoda per parecchi chilometri, di arrivare alla provincia di Belluno. La strada, costellata da fitti boschi di abeti, porta alla zona dei prati di alta quota e dei pascoli. In particolare modo in prossimità del Passo, quasi a 1.900 metri, troviamo ancora superfici che vengono sfalciate una sola volta all´anno. Questi prati, peraltro, vengono anche pascolati durante il corso della stagione estiva poiché gli alpeggi si trovano nelle immediate adiacenze. Un´utilizzazione mista che favorisce la presenza di una flora composta sia specie di prato che da specie di pascolo. Tra quelle più appariscenti possiamo ricordare il botton d´oro (Trollius europaeus), la cresta di gallo (Rhinanthus aristatus) e varie specie di agli di montagna (Allium victorialis e Allium schoenophrasum). Tra le graminacee possiamo annoverare la fienarola delle Alpi (Poa alpina), il fleolo delle Alpi (Phleum alpinum) e il migliarino maggiore (Deschampsia caespitosa). La vicina Val Contrin, dove si trova l´omonima malga Contrin, offre un´area floristica meritevole di protezione, per la sua rara concentrazione di endemismi come il semprevivo delle Dolomiti (Sempervivum dolomiticum) e varie specie di sassifraghe (tra cui Saxifraga biflora e Saxifraga depressa).
Ultimo aggiornamento: 2014-01-17 14:20
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