Sciroppo di Lampone, Mirtill...

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO

Sciroppo di solo lampone, con aggiunta di zucchero, senza coloranti né conservanti.

METODICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE

Per la realizzazione dello "sciroppo di lampone, mirtillo nero, ribes nero" trattandosi di sciroppo di sola frutta, viene prestata estrema attenzione nella selezione dei frutti che devono essere di montagna (preferibilmente di alta montagna) e ad uno stadio ottimale di maturazione affinché possano dare al prodotto finale il massimo aroma.
Il liquido ottenuto dalla pigiatura dei frutti freschi, effettuata manualmente con pestelli di legno, estratto con un torchio è lasciato decantare per alcune ore e poi filtrato, mediante filtro a pressa.
Dopo aver miscelato in dosi opportune lo zucchero, lo sciroppo viene pastorizzato per garantire i massimi livelli di igiene del prodotto finito e consentirne una maggiore durata nel tempo e viene posto, ancora caldo, in fusti di acciaio, dove è lasciato invecchiare, in luogo fresco, in una cantina per almeno 6 mesi, dopo dei quali è pronto per l’imbottigliamento.
Tale processo di invecchiamento risulta fondamentale in quanto lo sciroppo, aumentando di densità, oltre a stabilizzarsi rende ancora più marcate le proprie caratteristiche organolettiche.

CURIOSITA'

Negli anni 1895-1898 un farmacista della Valle di Ledro ha fondato, a fianco dell’attività di farmacia, un laboratorio farmaceutico dove venivano prodotti anche alcuni alimenti quali lo sciroppo di lampone, fragole, mirtillo nero ed altri frutti che venivano raccolti in montagna da mogli e figli dei boscaioli o carbonai durante la giornata, ed erano portati a Valle alla sera presso la farmacia, per essere immediatamente lavorati.
La produzione di sciroppi avviene tuttora con le metodiche di allora e soprattutto con la stessa formula.
Il laboratorio, pur essendo rimasto ubicato sempre nel medesimo luogo, è stato – anche recentemente – rinnovato. Dell’antica struttura è rimasta un’ala, adibita a deposito ed invecchiamento di sciroppi in fusti, ancora in locali con avvolto a botte. All’interno dell’azienda si può vedere ancora, comunque, la zona nella quale veniva effettuata la “bollitura” degli sciroppi (attuale pastorizzazione), in un locale con avvolto a botte e dotata di 2 cucine in muratura per paioli dal diametro di 1.5 m. È però visibile presso l’azienda un piccolo museo della attrezzatura usata nei primi anni del secolo 900. Di questa attrezzatura per la preparazione degli sciroppi sono visibili i filtri di Seitz, utilizzati anche allora per chiarificare il succo prima della pastorizzazione, con un meccanismo a caduta.

Nessuna ricetta disponibile.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-28 12:15


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