(*)Lardo e/o Lardo &quot...

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO

Caratteristico prodotto della conservazione antica delle carni suine effettuata in provincia di Trento. Da utilizzare crudo e affettato molto fine.

METODICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE

Si procede ad estrarre il lardo dal maiale e lo si mette in apposite vasche in plastica alimentare o in acciaio inox, con aggiunta di una salamoia secca, composta da sale, pepe macinato, bacche di ginepro e alloro (possono essere aggiunte anche altre spezie a seconda della località di produzione). Qui rimane per almeno 10 giorni durante i quali i tagli di lardo vengono rivoltati in modo da amalgamare la salatura. Terminato il periodo di "salatura" il Lardo viene conservato in locale fresco, asciutto e scuro per almeno 20 giorni (possono essere utilizzate anche le celle frigo a norma di legge). Qualora si voglia ottenere la variante del Lardo fumà, dopo la salatura e asciugatura, si procede all''affumicatura in forno con segatura di legna di foglia più rami di ginepro, per conferirgli il caratteristico profumo dell''affumicatura. Dopo tale operazione viene posto in locali freschi, asciutti e scuri per una breve stagionatura di 20 giorni (possono essere utilizzate anche le celle frigo a norma di legge).

Materie prime ed attrezzature per la preparazione:
Ingredienti: lardo di maiale, sale, pepe macinato, bacche di ginepro, alloro ed eventuali altre spezie, destrosio e nitrato E250. 
Le attrezzatura utilizzate sono quelle classiche delle macellerie, più i recipienti in plastica alimentare o acciaio inox.

CURIOSITA'

Tipico e tradizionale prodotto della cucina trentina che si poteva trovare in quasi tutte le famiglie che allevavano i maiali per il consumo familiare. aa

Nessuna ricetta disponibile.

Ultimo aggiornamento: 2016-08-24 17:00


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