I mieli trentini

Le tipologie di miele prodotto in Trentino sono principalmente:

miele

Miele di acacia di colore molto chiaro, aroma leggero sapore molto dolce. Viene prodotto principalmente in Valsugana, indicativamente nel periodo maggio-giugno;
Miele di castagno caratterizzato da un colore scuro, un sapore amaro ed un odore forte e penetrante. In Trentino le zone di maggior produzione sono la Valsugana, la Val di Cembra e le valli del Sarca e del Chiese dove ad altitudine comprese tra i 400 e gli 800 metri, il castagno forma boschi di notevole estensione; viene prodotto in giugno.

Miele di rododendro di colore chiaro, bianco quando cristallizza, con odore tenue, sapore delicato. E´ un miele pregiato ma la sua produzione è fortemente influenzata dalle condizioni atmosferiche e dalle difficoltà del trasporto in alta quota degli alveari. Le zone tradizionali di produzione poste tra i 1500 ed i 2000 metri sono situate in Val di Non, Val di Sole, Val Rendena, Valli di Fiemme e Fassa e Primiero. Il periodo di produzione è compreso tra giugno luglio;

Miele di melata che trae origine dalla linfa delle piante in seguito all´attività di insetti parassiti succhiatori (afidi e cocciniglie). Le gocce di melata, cadute sulla superficie della pianta, sono bottinate dalle api come il nettare dei fiori. La produzione di melata è influenzata anche dallo sviluppo dell´insetto produttore sulla pianta ospite. Rispetto ai mieli di nettare, le melata sono più dense, di colore scuro, di sapore particolare, leggermente aspro, risultano particolarmente ricche in sali minerali e normalmente cristallizzano lentamente. Le principali piante sorgente di melata sono le Conifere (abete bianco e rosso, pino larice) ma  si riscontrano anche  alcune latifoglie (quercia, pioppo, tiglio, salice e castagno). La melata più conosciuta e ricercata è quella di abete (Abies alba) che si presenta molto scura, con tonalità verdi e un gusto resinoso aromatico.

I mieli sin qui descritti sono classificati come uniflorali ossia derivanti prevalentemente dal nettare o dalla melata di una singola specie botanica, presentano delle caratteristiche tipiche per quanto riguarda colore, aroma, gusto, odore, fluidità e tipo di cristallizzazione. E´ possibile produrre mieli uniflorali solo quando la fioritura di una specie è sufficientemente estesa, abbondante e non contemporanea ad altre.

Miele millefiori La maggior parte dei mieli prodotti in Trentino (oltre il 70%) è classificabile come millefiori derivando dalla mescolanza di vari nettari; infatti le zone di montagna sono particolarmente ricche di fioriture, ma spesso mancano specie nettarifere predominanti sulle altre. Sul piano teorico sono possibili tanti mieli millefiori quante sono le associazioni floristiche a disposizione delle api; nella realtà, si conoscono mieli millefiori con caratteristiche riconoscibili e costanti a seconda dell´area geografica di produzione. I millefiori trentini rappresentano un gruppo non omogeneo e possono differenziarsi anche notevolmente tra loro ma la melata è un componente importante in circa il 40% dei casi. Un miele millefiori non è di per sé migliore o peggiore di un uniflorale; semplicemente è il frutto del raccolto dell´ape su diverse fonti nettarifere, e pertanto è caratterizzato da valori fisico-chimici e caratteristiche sensoriali diverse (aroma, colore, gusto).

Ultimo aggiornamento: 2017-09-21 15:34


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