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Si cerca di riprodurli per utilizzarli nelle trappole di cattura
Il gruppo di ricerca coordinato da Gianfranco Anfora che lavora nel Dipartimento biodiversità e risorse naturali della Fondazione Mach ha scoperto che le femmine di Drosophila suzukii sono attratte per l’ovodeposizione da sostanze volatili emesse dai frutti delle molte piante ospiti. I ricercatori sono riusciti ad individuare tramite gascromatografia il profilo chimico di alcune di queste sostanze. Si può quindi ritenere che in futuro sarà possibile riprodurle sinteticamente ed utilizzarle nelle trappole di cattura.
S. Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2015-07-16 09:13
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