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Utile all'agricoltura perché si nutre di larve rifiutate da altre specie

Il cuculo che un tempo si sentiva cantare nelle valli, soprattutto intorno ai paesi abitati, oggi ha preso possesso anche dei giardini delle città. Il tipico canto del maschio, afferma Sergio Abram esperto zoologo, accompagna la femmina nella ricerca del nido di altra specie, la stessa nella quale è stata allevata, per deporvi un uovo. L’introduzione nel nido altrui dura un istante; le uova deposte sono molto piccole per non farle riconoscere dalla coppia di uccelli usurpati . La deposizione si ripete in una decina di nidi. Il piccolo che nasce nel nido altrui procede rapidamente a estromettere gli occupanti legittimi e nell’arco di 20 giorni il suo peso cresce da 3 a 100 grammi. A nutrirlo sono gli usurpati e talora anche altri uccelli di passaggio poiché il cuculo non si occupa della sua prole dispersa. Sergio Abram lo ritiene tuttavia utile all’agricoltura perché si nutre di larve di Lepidotteri anche rifiutati da altre specie di insettivori perché velenose o ricoperte da peli urticanti, come i bruchi della Processionaria dei pini.
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2015-05-14 10:22


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