Brusti e/o Baldonazzi

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO

Insaccato in budella di vario calibro, di colore marrone, di consistenza morbida, cremosa e con un gradevolissimo profumo di spezie, da consumarsi crudo, o cotto alla brace.

METODICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE

Il brusto e/o baldonazzo viene fatto con sangue di solo suino, o anche miscelato con quello di vitello, latte in quantità variabile (l’importante è che almeno un terzo del prodotto finito sia sangue), farina bianca, sale e spezie varie, tra cui la santoreggia risulta indispensabile.
Si fa bollire un macinato di cipolle, porri e strutto, fintanto che si raggiunge una consistenza liquida. Si versa quindi il tutto nel sangue ben filtrato, con l’aggiunta del latte, della farina bianca, del sale e delle spezie e si fa riscaldare.
Il prodotto viene insaccato ancora liquido in budella naturali e legato, formando dei piccoli salsicciotti. Successivamente viene immerso in acqua bollente per circa trenta minuti, si leva e si fa raffreddare, ottenendo così un prodotto rappreso.Al termine di tali operazioni è pronto per il consumo.

Materie prime ed attrezzature per la preparazione:
Ingredienti: sangue di suino, latte, farina bianca, sale, pepe, spezie (importante la Santoreggia), cipolle, porri, strutto.
L''attrezzatura utilizzata è quella di una normale macelleria con in più una piccola caldaia per la cottura.

CURIOSITA'

Il brusto e/o baldonazzo è menzionato nella storia della cucina trentina già nel secolo XVIII, dove era chiamato anche migliaccio.
Alle origini, veniva realizzato in casa, si presentava a forma di torta ed era servito a fette. Una macelleria di Mezzolombardo, riferendosi alla tradizione, lo produce dal 1963.

Nessuna ricetta disponibile.

 

 

Ultimo aggiornamento: 2018-02-22 11:51


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