Gratini

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO

Caratteristica pasta da minestra a forma di grossi chicchi di riso allungati, che una volta veniva preparata solo in casa. Vanno cotti in brodo di carne e consumati con l’aggiunta di un po’ di Grana Trentino grattugiato.

METODICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE

Per ottenere i “gratini” s’impastano il pane grattugiato con le uova intere, la noce moscata, il formaggio grattugiato e il sale amalgamando accuratamente tutti gli ingredienti, avendo cura, utilizzando le mani, di formare un impasto omogeneo e consistente a forma di una boccia. Si passa quindi l’impasto ottenuto su di una grattugia e si lasciano cadere i “gratini” su di un canovaccio dove si lasciano asciugare per almeno mezza giornata finché assumono la caratteristica consistenza della pasta essiccata. 
Il prodotto così ottenuto si può porre in un sacchetto di lino e, dopo averlo correttamente chiuso, conservarlo in un luogo asciutto.
Per il loro consumo si porta ad ebollizione il brodo di carne precedentemente preparato, si versa quindi la quantità desiderata di “gratini” nel brodo e, appena lo stesso riprende a bollire, la minestra è pronta per essere servita con l’aggiunta di una spolverata di Grana Trentino.

Materie prime ed attrezzature utilizzate per la preparazione:
Ingredienti: uova fresche, pane grattugiato, formaggio nostrano (nostrano, nostrano de casel o di malga) leggermente stagionato grattugiato, noce moscata q.b., sale q.b.. Grattugia e la normale attrezzatura per la preparazione della pasta alimentare.

CURIOSITA'

Prima della invasione delle varie paste alimentari in gran parte delle case della Val di Sole ed in particolare nella Val di Pejo veniva preparata questa caratteristica pasta da minestra a forma di grossi chicchi di riso, particolarmente utilizzata dai lavoratori che si recavano al lavoro presso le dighe del Càreser, di Malga Mare e di Pia Palù, costretti a turni che li tenevano lontani da casa spesso più di una settimana. Nella loro baracca o, nei casi migliori, nella casa della società titolare degli impianti, dove erano alloggiati per l’opera di costruzione o per la guardia alle dighe, appendevano in un angolo riparato il sacchetto di gratini, togliendone a mezzogiorno o alla sera una manciata per preparare la zuppa.

Nessuna ricetta disponibile.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-28 17:53


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