Grostoi

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO

Dolce casalingo in forme diverse dal classico colore dorato, che viene servito cosparso di zucchero a velo.

METODICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE

Materie prime ed attrezzature utilizzate per la preparazione:
Ingredienti: farina di frumento, burro, uova, zucchero, vino bianco, grappa.
Attrezzature: contenitori di plastica alimentare, pentola e attrezzatura minuta.

CURIOSITA'

I grostoli sono prodotti in particolare nel periodo di carnevale o in occasione di alcune sagre paesane.
Tra le numerose testimonianze storiche e le più antiche ricette dei grostoli troviamo quelle riportate integralmente da A. Bertoluzza nel "de coquina", risalenti al millecinquecento, nei ricettari del settecento, ed in quelli degli Asburgo.
Particolari testimonianze della tradizione dei grostoli provengono dalla zona del Primiero, dove vengono chiamati crostoli e fra queste, quella di R.M. Grosselli che, nel libro "Dove cresce l’Araucaria, 1989", racconta del consumo di questo alimento soprattutto nel periodo di carnevale.
Da tempo immemore, peraltro i cròstoli vengono prodotti e distribuiti gratuitamente a Transacqua, in occasione della Sagra di Sant’Antonio che si festeggia il 17 gennaio. A conferma di ciò si riporta una filastrocca che veniva recitata proprio per l’occasione: "Sant’Antoni cròstolet (proprio perché era usanza fare i cròstoli), tute le vèce te’n sachet, el sachet el se ha sbregà, tute le vèce do par el prà".

Nessuna ricetta disponibile.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-28 17:54


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