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Grappolo di uva, immagine tratta dalla pubblicazione Terratrentina luglio_agosto 2013

Agrobiofarmaco contro il mal dell'esca, messo a punto dai ricercatori della Fondazione Mach.

Negli ultimi mesi un’ emittente televisiva privata ha parlato più volte di un agrobiofarmaco, messo a punto dai ricercatori della Fondazione Mach attivo contro il mal dell’esca. Il principio attivo del prodotto è un fungo antagonista dell’agente del mal dell’esca denominato Tricoderma atroviride. Più di un viticoltore trentino si è chiesto perché il prodotto è impiegato per ora solo in Francia e Germania e non nei nostri vigneti. Da Ilaria Pertot, dirigente del dipartimento biodiversità e sviluppo sostenibile, che coordina il lavoro di ricerca di nuovi agrobiofarmaci, si apprende che Germania e Francia hanno ottenuto in via eccezionale l’autorizzazione all’uso del prodotto adducendo motivi di emergenza. Hanno infatti sostenuto di fronte alle autorità preposte, che nei due Paesi non ci sono fitofarmaci efficaci contro il mal dell’esca assai diffuso nei vigneti. Il prodotto sarà registrato e quindi inserito nel registro dei prodotti legalmente utilizzabili solo nel corso del 2017. Potrà quindi essere impiegato oltre che in Germania e Francia anche in Spagna, Austria e Italia.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-05-05 23:56


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