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Avanti piano con i mirtilli. © foto n.e. PAT

La mancanza di terreni acidi rende comunque inevitabile la coltivazione in contenitori sopraterra riempiti di substrato acido.

Il presidente di Melinda, Michele Odorizzi, conferma che, nel breve periodo il progetto mirtillo in Val di Non, prevede la produzione di 2.000 q.li, che corrispondono al carico di 20 vagoni commerciali da 100 q.li. Rimane scontato l’interesse di Melinda ad avere nel paniere d’offerta accanto alle ciliegie anche i mirtilli, quale alternativa alle mele. Sarà l’esito di mercato, dice Odorizzi, a confermare la giustezza della scelta e a suggerire un’ulteriore espansione della superficie coltivata a mirtillo. La mancanza di terreni acidi rende comunque inevitabile la coltivazione in contenitori sopraterra riempiti di substrato acido. Per mantenere il PH basso sarà inoltre necessario il sistema di subirrigazione con acqua acidificata.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2018-01-31 15:24


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