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16/07/2015

Ciliegio acido soppiantato dalla concorrenza dell'Est

Quarant’anni fa sull’altopiano della Vigolana si coltivava estesamente il ciliegio acido per la produzione di amarene che si vendevano con buoni risultati economici all’industria di trasformazione. Questa specie frutticola aveva trovato in zona condizioni di terreno e clima ottimali. Il lavoro più impegnativo era rappresentato dalla raccolta che si faceva con l’ausilio di piccoli scuotitori e in qualche caso anche utilizzando uno scuotitore che abbracciava il tronco di ciliegio facendo cadere i frutti su teli preventivamente distesi.  La varietà più diffusa si chiamava Chattenmorelle introdotta dalla Regione del Lago di Costanza. Il ciliegio acido ha subito un crollo quando l’industria ha potuto acquistare le ciliegie amarene a prezzi inferiori nei Paesi dell’Est.
 
S. Ferrari