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Cincia mora

Negli anni 70’ del secolo scorso il prof. Adolf Peske, dell’Università di Monaco di Baviera, venne ripetutamente in Trentino per convincere i forestali a diffondere la Cincia mora

Negli anni 70’ del secolo scorso il prof. Adolf Peske, dell’Università di Monaco di Baviera, venne ripetutamente in Trentino per convincere i forestali a diffondere la Cincia mora predatrice di larve di processionaria. Per favorire la crescita numerica della popolazione di Cincia mora, serviva collocare da 10 a 20 nidi artificiali per ettaro di pineta. I forestali hanno preferito altri metodi di difesa: trappole di cattura, confusione mediante feromoni per limitare la riproduzione, trattamento con insetticida biologico contro le larve giovani nel mese di settembre. Si è fatto anche ricorso all'impallinatura dei nidi con fucile sparato a distanza ravvicinata.
Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-03-02 10:32


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