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Actinidia o kiwi, immagine tratta dalla rivista Terra Trentina n. 5_2010

Anche se la fioritura è lontana nel tempo, i frutticoltori devono prepararsi sin dall'inizio di aprile.

La fioritura delle piante di actinidia, specie dioica, cioè a sessi separati e distinti, è ancora lontana nel tempo. Ma i frutticoltori, che a fine stagione vogliono raccogliere frutti di kiwi di buona pezzatura e abbondanti, per resa a ettaro, devono prepararsi già all’inizio di aprile e mettere in atto tecniche di assecondamento dell’impollinazione incrociata. I tecnici della Fondazione Mach che operano nel Basso Sarca e in Vallagarina, dove sono concentrati maggiormente i frutteti di actinidia, non consigliano più l’acquisto di polline, perché può essere veicolo di malattie. Meglio raccoglierlo dai fiori maschili del proprio frutteto con un aspiratore e conservarlo in frigo per il tempo necessario. Altri modi per favorire una normale fecondazione dei fiori femminili è il passaggio con atomizzatore fra i filari per movimentare l’aria e con essa anche il polline. Anche le api servono allo scopo. Ma devono essere preparate, mettendole per alcuni giorni a digiuno di polline. Perché i fiori dell’actinidia non producono nettare e quindi sono poco attrattivi. Il polline fa quindi da strumento adescatore.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-04-06 14:48


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