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Consulenza a pagamento: il parere di un frutticoltore

A proposito della convenzione Apot-Fondazione Mach che riguarda il settore

Il commento di un frutticoltore della Val di Non in merito alla convenzione firmata da Apot e dalla Fondazione Mach per la consulenza a pagamento nel comparto frutticolo: "I soci delle cooperative ortofrutticole non hanno scelta: devono accettare una decisione presa dai vertici. In Alto Adige il frutticoltore è libero di aderire al Centro di consulenza e paga un contributo parzialmente integrato dalla Provincia. Questo succede dal 1957 e i risultati sono facilmente monetizzabili. Nei primi anni ’70 la consulenza in frutticoltura in Trentino era prestata da 8 tecnici dipendenti dal Concopra che operavano in maniere coordinata mantenendo contatti con l’Istituto agrario di S. Michele e il centro di consulenza dell’Alto Adige. La loro attività era verificata sul campo dagli stessi frutticoltori. In Alto Adige i consigli tecnici sono ancora oggi validati dal Centro sperimentale di Laimburg che opera in base a progetti concordati con gli stessi fruitori della consulenza. Non si può dire altrettanto per il Trentino."
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-02-03 15:07


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