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29/01/2014

Covata anticipata preoccupa gli apicoltori

In qualche apiario del Trentino la deposizione di uova da parte della regina è iniziata già nella prima metà di gennaio. L’anticipo rispetto alla media stagionale è dovuto all’inverno mite. Il fatto può avere risvolti negativi; la covata richiede infatti una temperatura di 34,5 gradi all’interno dell’arnia. Per raggiungere questo livello minimo vitale le api devono consumare una quantità di miele 10 volte superiore a quella assunta nel mese di dicembre, per sviluppare calore sufficiente alla sopravvivenza delle larve presenti nei favi. Il pericolo di mortalità della covata si accentua se la temperatura esterna all’apiario subisce improvvisi abbassamenti.
S. Ferrari