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Divieto di pesca all'anguilla nel Garda

L’ordinanza ministeriale in vigore interessa anche la parte trentina

Il rinvenimento di residui di diossina e di prodotti similari nelle anguille del Lago di Garda avvenuto nel 2011 da parte dell’Azienda sanitaria n. 25 di Verona, ha indotto il Ministero della salute pubblica ad emanare un’ ordinanza di divieto di pesca e di utilizzo alimentare di questa specie ittica. L’ordinanza è in vigore anche quest’anno e interessa tutto il Lago di Garda. Il dottor Carlo Costanzi, medico veterinario del Servizio politiche sanitarie, conferma che il problema riguarda anche la parte trentina del Lago di Garda; anguille piccole si pescano infatti anche alle foci del Sarca. L’origine dell’inquinamento pare legata alle sostanze refrigeranti usate nei trasformatori delle centrali elettriche.
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2015-07-16 10:34


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