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Le parti infette sono state asportate con il taglio e bruciate per impedire la diffusione del contagio.
A fine marzo nella Valle del Sarca, i tecnici della Fondazione Mach, hanno riscontrato la presenza di essudati su piante di actinidia, sicuro sintomo di batteriosi. Le parti infette sono state asportate con il taglio e bruciate per impedire la diffusione del contagio. Per effettuare trattamenti a base di rame o con il prodotto specifico denominato BION 50 WG i frutticoltori, devono attendere l’autorizzazione all’impiego, in deroga già richiesta per l’intero territorio trentino.
Sergio Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2017-04-21 08:06
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