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Frega dei coregoni nel lago di Caldonazzo

Gli ittiologi dell’Ufficio faunistico hanno seguito il fenomeno da postazioni notturne

Si è concluso ai primi di gennaio il periodo di frega dei coregoni nel lago di Caldonazzo iniziato nel mese di dicembre. Gli ittiologi dell’Ufficio faunistico della Provincia di Trento hanno seguito con postazioni notturne il fenomeno anche allo scopo di fissare la data di inizio della pesca sportiva di questa specie. I riproduttori si avvicinano alla riva alla ricerca di fondali ghiaiosi nei quali scavano un nido per deporvi le uova. Finita la frega, i riproduttori riguadagnano il largo. I coregoni, spiega l’ittiologo Leonardo Pontalti, sono pesci pelagici, cioè vivono al largo. Le autorità austro-ungariche consentivano l’impiego di pali lunghi qualche diecina di metri per spingere le reti  e catturare i coregoni reduci dalla frega. Oggi la pesca con reti e barca è vietata.
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-01-14 11:57


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