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Guadagna spazio la rosa di Natale.

L’elleboro coltivato piace soprattutto per il colore bianco candido del fiore.

Tra le piante da fiore vendute in corrispondenza delle feste di fine anno, si sta facendo strada l’elleboro, coltivato in vaso. Si chiama anche rosa di Natale, da non confondere con la stella di Natale, dice l’esperto Umberto Viola. La specie coltivata, deriva dall’elleboro selvatico,che fiorisce nei boschi quando il terreno non è più coperto dalla neve. L’elleboro coltivato piace soprattutto per il colore bianco candido del fiore. Poco noto è il fatto che la pianta contiene un alcaloide tossico, conosciuto già nell’antica Grecia. Si dice che questa sostanza facesse parte della pozione somministrata a Socrate. Il pericolo è solo potenziale se si evita di assumere parti della pianta. La rosa di Natale rimane comunque molto distanziata nella vendita rispetto alla stella di Natale, per la quale non ci sono novità di rilievo oltre alla tendenza dei floricoltori a ridurre lo sviluppo della pianta.

 

Sergio Ferrari

l'immagine pubblicata è tratta dalla rivista gratuita PAT "Terra Trentina"- numero speciale dicembre 2017

Ultimo aggiornamento: 2019-12-17 18:39


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