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A creare problemi sono le 3 specie di cidia e i funghi che attaccano il frutto prima o dopo la raccolta.

Il cancro del castagno non è più un problema da quando il ceppo ipovirulento del fungo, presente in natura o diffuso artificialmente, ha preso il sopravvento su quello più aggressivo. Lo afferma, Giorgio Maresi, esperto del gruppo di tecnici della Fondazione Mach, che si occupano di problemi fitosanitari di piante boschive, del castagno e di verde urbano. A creare problemi sono le 3 specie di cidia e i funghi che attaccano il frutto prima o dopo la raccolta. Per le cidie, dice l’esperto, il 2017 sarà un anno di transizione. In attesa di intraprendere con l’anno prossimo, un progetto di ricerca innovativo insieme ad altri istituti ed università nazionali. Sarà invece approfondito lo studio della biologia del fungo, genere Gnomoniopsis, responsabile delle cosiddette “castagne gessose”.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-03-27 11:30


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