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Per incentivare il progetto mele biologiche, i dirigenti del consorzio Melinda hanno deciso di concedere somme aggiuntive.

Per incentivare l’adesione al progetto mele biologiche lanciato da Melinda, per elevare da 80 a 300 ettari, la superficie a frutteto coltivata senza l’impiego di fitofarmaci di sintesi e di forzature agronomiche, i dirigenti del consorzio hanno deciso di concedere ai titolari di aziende in conversione, una somma aggiuntiva al prezzo delle mele di 10.000 euro a ettaro e per anno durante il triennio di conversione. Finora chi aderiva al biologico durante il periodo di conversione, riceveva per le mele lo stesso prezzo delle mele da produzione integrata. L’assenza di fitofarmaci di sintesi comportava, però un aumento della percentuale di mele di seconda qualità che, quindi venivano pagate di meno. Da qui la necessità di compensazione.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-03-09 22:15


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