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Solo se coltivato secondo il disciplinare si può fregiare del presidio Slow Food
É iniziata a fine ottobre la raccolta e la vendita del broccolo di Torbole. Solo la produzione proveniente da circa 3 ettari coltivati da altrettanti produttori che seguono un rigido disciplinare autogestito può fregiarsi del presidio Slow Food. Altri coltivano in zona il tradizionale ortaggio. In tutti i casi le piantine provengono da un unico vivaio gestito da Giorgio Planchenstainer. Fino a 10 anni fa, dice l’interessato, le piante che producevano una brocola di buona qualità erano al massimo 70 su 100 trapianti. Oggi si arriva a 90 e in qualche caso anche a 100. Il seme si ottiene ogni anno raccogliendolo dalle piante che più si avvicinano al modello tradizionale.
S. Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2015-11-19 18:11
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