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Patate cicero, © foto di proprietà del Servizio Politiche Sviluppo Rurale n.e.

L’interesse è pertanto rivolto a nuove varietà sia a pasta gialla sia a pasta bianca.

A metà del secolo scorso in Trentino, la superficie coltivata a patate occupava 10 mila ettari e la produzione raggiungeva 1 milione di quintali. Oggi la superficie è molto diminuita, anche se la selezione ha fatto aumentare la quantità di tuberi prodotti a ettaro. Il perito agrario Gabriele Chistè della Fondazione Mach, fornisce alcuni dati aggiornati e indica le zone di coltivazione ancora esistenti. Sono 150 gli ettari che fanno capo alla cooperativa Copag distribuiti tra Bleggio, Lomaso, Valle del Chiese e Valle di Cavedine. Segue la Valle di Gresta con 40 ettari. La zona di Vigolo Vattaro conta 15 ettari, la Bassa Valsugana 20, l’Alta Val di Non 18. Tra le varietà prevale la Cicero che però sta perdendo quota perché gli olandesi non hanno più interesse a mantenere il seme in purezza. Anche la Desiree è in fase di regressione. L’interesse è pertanto rivolto a nuove varietà sia a pasta gialla sia a pasta bianca. Majestic e Kennebec sono ormai ridotte a quantità di nicchia.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-04-21 09:02


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