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Fioritura olivo, foto © n.e. di proprietà del Servizio Politiche Sviluppo Rurale

Il nome si riferisce al sintomo dell’infezione fungina sulle foglie, che assomiglia appunto all’occhio dello splendido uccello.

Il tecnico dell’olivicoltura Franco Michelotti, che opera nell’Alto Garda, ha messo in calendario e suggerito ai frutticoltori interessati alla difesa fitosanitaria dell’olivo, tre interventi a base di rame contro l’occhio di pavone. Il nome si riferisce al sintomo dell’infezione fungina sulle foglie, che assomiglia appunto all’occhio dello splendido uccello. Una successione di cerchi concentrici di diverso colore, che poi si seccano e fanno cadere le foglie. Il fungo è favorito da temperatura compresa tra 15° e 20° accompagnata da umidità. Trent’anni fa nell’Alto Garda cadevano in media 800 mm. di pioggia all’anno. Negli ultimi anni il livello è salito a 1000-1200 mm. Il tecnico ha previsto tre trattamenti: in prefioritura, a metà luglio e dopo la raccolta.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-07-05 21:23


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