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Esemplare di zanzara tigre, immagine tratta dalla pubblicazione Terratrentina febbraio 2014

 Il metodo di controllo biologico delle larve di zanzara tigre affidato ad un micro crostaceo della classe Copepodi denominato Macrocyclops albidus.

Il centro agricoltura-ambiente Giorgio Nicoli di Bologna si avvale da qualche anno di un metodo di controllo biologico delle larve di zanzara tigre affidato ad un micro crostaceo della classe Copepodi denominato Macrocyclops albidus. Il predatore misura da 1 a 1,5 cm. Si alleva artificialmente nei laboratori della ditta Eugea di Bologna. Il costo è di 20 euro per un ordinativo di 200-250 esemplari. La dose di partenza è di 100 esemplari per un volume di 200 litri di acqua. Il metodo, dichiara l’entomologo ambientale Uberto Ferrarese consulente dei comuni del Trentino meridionale, potrebbe essere applicato anche nella nostra provincia, ma utilizzando specie di Copepodi locali. Maria Cristina Bruno, biologa del Centro ricerche e innovazione della Fondazione Mach, ha scoperto la presenza di alcune specie di Copepodi nei laghi di Levico e di Caldonazzo. Sussistono quindi le condizioni per avviare prove di lotta biologica contro la zanzara tigre anche in Trentino.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-05-12 16:25


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