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In un articolo del 1910 il resoconto di un’indagine svolta in diverse zone viticole del Trentino

Nell’edizione 1910 dell’Almanacco Agrario si trova un articolo di Giulio Catoni intitolato “Contributo per un metodo pratico di difesa contro le tignole dell’uva”. L’illustre entomologo che nella prima metà del ‘900 ha rappresentato per il Trentino un punto di riferimento importante per la difesa delle piante, riporta nell’articolo il resoconto di un’indagine svolta nei primi anni del secolo in diverse zone viticole del Trentino. Studiando al microscopio larve e crisalidi delle due specie di tignola, Catoni è riuscito ad individuare varie decine di specie di predatori e parassiti che ha classificato con l’aiuto di scienziati di vari Paesi europei. Il materiale di studio è stato prelevato da ricoveri fatti di stracci e di materiale vario legati alla base dei tralci di due anni a partire da metà agosto. Lo studio di Catoni è stato ripreso a metà degli anni ’80 da Cinzia Roat docente di entomologia all’Istituto Agrario di S. Michele. I ricoveri costruiti dai viticoltori servivano anche come mezzo meccanico di contenimento delle tignole.
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2015-05-07 09:15


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