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Psilla, immagine tratta dalla rivista Terra Trentina n. 3_2002

Il monitoraggio delle psille presenti mediante battitura consente di stabilire l’entità della popolazione di psille presenti nelle diverse zone.

Il mal degli scopazzi del melo aumenterebbe in estensione e gravità di danno, se i frutticoltori omettessero per un anno i trattamenti contro le psille vettrici del micoplasma? Non lo sappiamo, risponde Claudio Ioriatti, della Fondazione Mach. Le ricerche condotte in Valsugana nell’ultimo triennio hanno appurato che le psille vettrici, in particolare la picta, non trasmettono l’agente del mal degli scopazzi, se prima non si alimentano succhiando linfa da piante infette. Il pericolo d’infezione è minore o nullo se mancano piante colpite dalla malattia. Il monitoraggio delle psille presenti mediante battitura consente di stabilire l’entità della popolazione di psille presenti nelle diverse zone. Ma non siamo ancora riusciti a stabilire una soglia numerica minima al di sotto della quale si possono evitare gli interventi con insetticidi.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-03-29 00:19


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