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Grappolo di Pinot grigio, immagine tratta dalla rivista Terra Trentina n. 4_2013

Campioni di materiale vegetale sono stati inviati agli Istituti di virologia dell’Università e del CNR di Bari.

Risale al 2003 l’individuazione nella Piana Rotaliana da parte di Mauro Varner, responsabile dell’ufficio di consulenza frutti-viticola del Gruppo Mezzacorona, di viti di Pinot grigio recanti sintomi non ascrivibili a malattie conosciute. Campioni di materiale vegetale sono stati inviati agli Istituti di virologia dell’Università e del CNR di Bari. Il sospetto di una possibile natura virale del quadro sintomatico, ha avuto positivo riscontro
solo nel 2011. La diagnosi è stata condivisa e confermata da altri Istituti di ricerca e dal Centro per il trasferimento tecnologico della Fondazione Mach di S. Michele. Una sintomatologia del tipo riscontrato nella Piana Rotaliana è comparsa a partire dallo stesso anno in vigneti della regione Friuli Venezia-Giulia e della Lombardia. Non solo su Pinot grigio ma anche su Chardonnay, Sauvignon bianco e Glera. Della malattia si è occupato un gruppo di ricercatori coordinato dal prof. Ruggero Osler, docente di patologia vegetale dell’Università di Udine, che attribuisce il quadro sintomatico a carenza di boro.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-12-20 14:21


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