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Servono precisi parametri misurabili e documentati di processo e di prodotto.
Il miele prodotto in Trentino potrà fregiarsi del Marchio Trentino Qualità, se avrà i requisiti previsti da un protocollo (disciplinare di produzione), messo a punto dal direttore dell'Ufficio Tecnico per l'Agricoltura di Montagna, del Servizio Agricoltura, Gianantonio Tonelli. Il testo è stato presentato e discusso dalla Commissione apistica e dovrebbe subire ancora qualche aggiustamento.
Antonio Fontana, responsabile dell’Unità apicoltura della Fondazione Mach, che ha dato un contributo competente alla messa a punto del documento, dice che il protocollo richiede qualche difficoltà, per chi lo vuole rispettare fedelmente. Si voleva rendere concreto un profilo identitario del miele trentino, per distinguerlo oggettivamente da altri mieli. Origine da flora montana a parte, servono infatti precisi parametri misurabili e documentati di processo e di prodotto.
Sergio Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2017-09-13 21:17
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