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Nell’arco di circa 20 anni la mosca mediterranea si è diffusa lungo la Valle dell’Adige, a nord e a sud di Trento e nel Basso Sarca.
La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è arrivata in Trentino dall’Italia meridionale negli anni ’90 trasportata con le cassette di arance lasciate poi all’esterno di un supermercato della zona a nord di Trento. L’insetto appartiene alla stessa famiglia della mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi) e della mosca olearia (Dacus oleae), ma a differenza di queste ultime infeudate ad una sola specie, la mosca mediterranea colpisce moltissime specie di frutti. Da noi ha preso di mira pesche e albicocche e solo in misura minore le mele, preferendo la Golden Delicious e la Pink Lady. Nell’arco di circa 20 anni la mosca mediterranea si è diffusa lungo la Valle dell’Adige, a nord e a sud di Trento e nel Basso Sarca. Sulle mele si possono osservare i fori provocati con l’ovopositore attraverso i quali penetrano le spore di funghi da marciume. Le mele colpite sono soggette a cascola precoce.
Sergio Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2016-09-16 12:59
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