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C'è richiesta soprattutto da parte dei Paesi del nord Europa

Il presidente di Melinda Michele Odorizzi vede con favore il tentativo in corso in alcune zone frutticole della Val di Non di dare vita ad iniziative di coltivazione biologica su base collettiva. Melinda conferma anche per il 2016 gli incentivi a sostegno della frutticoltura biologica, purchè realizzata all’interno di zone isolate. C’è infatti bisogno di 600-800 vagoni di mele biologiche da collocare soprattutto nei Paesi del nord Europa. Si potrà arrivare anche a 1000 vagoni. La disponibilità attuale non supera i 200 vagoni. Melinda sta anche promuovendo l’introduzione di varietà di melo resistenti alla ticchiolatura. La più interessante si chiama Galant, ritenuta valida anche dal punto di vista commerciale.
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-01-14 12:02


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