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Melo: attenzione all'afide lanigero

Ha come nemico naturale un piccolo imenottero che però compare in ritardo

La presenza di afide lanigero si può notare anche durante l’inverno quando si potano le piante di melo. La specie sverna sotto forma di adulto privo di ali in colonie lineari distribuite lungo i rami all’interno di screpolature. Gli esemplari, riconoscibili anche per il colore bruno dell’emolinfa, sono ricoperti  da uno strato più o meno spesso di cera fioccosa. Da qui il duplice nome di afide lanigero o di pidocchio del sangue. Alla sottrazione di linfa si aggiunge la formazione di tumori a spese della corteccia provocata dall’irritazione provocata dalla saliva dell’afide iniettata con la puntura. La specie ha come nemico naturale un  piccolo imenottero denominato afelino del melo. L’afelino compare in ritardo rispetto all’afide e pertanto la sua azione di contenimento naturale risulta ridotta. La causa di questo sfasamento temporale non è stata ancora chiarita.
 
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-01-21 10:21


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