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01/07/2020

Peggiora la qualità del fieno non falciato.

Le piogge abbondanti e intermittenti del mese di giugno, hanno impedito ai proprietari di prati permanenti, situati a bassa e media quota, di procedere allo taglio del primo fieno, che si farà quando le condizioni climatiche si saranno ristabilite. Nel frattempo, le diverse specie che compongono la massa vegetale, hanno subito l’inevitabile processo di lignificazione che fa perdere qualità e appetibilità al fieno. La perdita di valore nutritivo dovrà essere colmata dall’apporto di sostanze proteiche, di provenienza commerciale alla razione alimentare giornaliera. Altro inconveniente del ritardato taglio è la possibilità che hanno avuto soprattutto le erbe infestanti del prato, di completare la maturazione e la dispersione dei semi.

Sergio Ferrari