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Danni provocati dalla peronospora su grappolo di riesling renano, immagine tratta dalla pubblicazione Terratrentina novembre_dicembre 2015

La regola dei tre 10: 10 cm. di vegetazione presente dei tralci, 10 mm. di pioggia caduta, 10 gradi di temperatura superati stabilmente.

 

 

A partire dagli anni ‘50 del ‘900 e per i decenni successivi l’inizio dei trattamenti anticrittogamici contro la peronospora della vite, era dettato dalla cosiddetta regola dei tre 10: 10 cm. di vegetazione presente dei tralci, 10 mm. di pioggia caduta, 10 gradi di temperatura superati stabilmente. La regola era stata proposta da Elio Baldacci, docente di patologia vegetale all’Università di Milano. Il metodo ha funzionato per tutta la seconda metà del secolo. In tempi più recenti tecnici ed esperti delle più importanti zone viticole d’Italia, Trentino compreso, hanno scoperto che le oospore, cioè le cellule durevoli del fungo che svernano nel terreno, maturano anche prima della combinazione dei tre 10, se nel mese che precede la ripresa vegetativa cade una quantità di pioggia sufficiente per farle risvegliare dal letargo vegetativo. L’inizio della campagna antiperonosporica dipende dunque dal clima del mese di aprile.

Sergio Ferrari

 

 

Ultimo aggiornamento: 2016-04-06 16:23


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