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L’argomento è stato affrontato in un recente convegno che si è svolto a Viterbo

In quasi tutte le zone castanicole del Trentino i proprietari di castagneti, singoli o associati, lamentano un calo di produzione più o meno forte rispetto alla media di una annata normale. Tra le cause della ridotta produzione il ruolo primario spetta sicuramente all’andamento climatico  e alle piogge che hanno ritardato il diradamento naturale dei ricci ed impedito ai frutti rimasti in pianta di raggiungere una buona pezzatura. Si chiama però in causa anche la vespa galligena ma senza quantificare la percentuale di incidenza. Neppure gli esperti della Fondazione Mach danno a questo proposito una risposta sicura. L’argomento è stato affrontato in un recente convegno che si è svolto a Viterbo organizzato dall’Università della Tuscia. I lavori congressuali hanno confermato che  la vespa galligena provoca danni, ma solo per via indiretta ed in percentuale non facilmente definibile. Le galle che si formano sui germogli per reazione alla presenza nelle gemme delle larve della vespa indeboliscono la pianta e potrebbero rendere meno fertile il polline. La tesi è però tutta da dimostrare. Le galle non si formano, se non raramente, sugli amenti maschili e non interessano mai le infiorescenze femminili.
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2014-10-30 10:57


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