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La popolazione lo consumava in Quaresima per rispettare il precetto di astinenza dalle carni

Un documento del 1775 redatto dal Comune di Trento riporta i prezzi delle principali specie di pesce che la popolazione consumava nel periodo di Quaresima per ottemperare al precetto di astinenza dal consumo di carni. Il preziario serviva per mettere in guardia gli acquirenti trentini da eventuali sovrapprezzi imposti dai venditori. Il prezzo congruo per salmerino e trota era di 15-16 carantani; 14-15 per il carpione; 9-10 per il cavedone.
S. Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2015-03-26 13:12


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